
continua a leggere l’articolo su
Postribù lancia l’ennesimo appello ed un sit-in per accendere i riflettori sul disastro ambientale e sanitario in atto.
Il prossimo 23 settembre si terrà a Roma, presso il Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche, la terza udienza relativa ai ricorsi presentati dall’Associazione PosTribù Onlus e dal Comune di Casaprota volti ad ottenere l’annullamento della “Concessione di derivazione dalle sorgenti del Peschiera e Le Capore” rilasciata dalla Regione Lazio a favore di Roma e di Acea Ato 2 Spa.
Una concessione che, come abbiamo denunciato più volte pubblicamente, priva del diritto all’acqua potabile tutti i comuni della provincia di Rieti, vietando loro di approvvigionarsi dal sistema acquedottistico Peschiera-Capore, e che sta aggravando il disastro ambientale sul fiume Farfa, come testimoniamo i continui repentini abbassamenti del corso d’acqua causati dalle improvvide manovre idrauliche di Acea Ato2 Spa.
Rieti, 15/06/2020
In occasione dell’anniversario del referendum per l’acqua pubblica (12-13 giugno) e in vista della Giornata mondiale contro la desertificazione e la siccità del prossimo 17 giugno, l’associazione Postribù torna a denunciare il disastro ambientale tutt’ora in atto sulle sorgenti Le Capore e sul fiume Farfa, nonché quello che la Regione Lazio e il Comune di Roma stanno per procurare anche al Peschiera e al Velino, con la complicità di tutti quegli amministratori locali reatini che hanno sottoscritto la convenzione d’interferenza d’ambito tra Ato2-Roma e Ato3-Rieti accontentandosi dell’illusione di tenere basse le tariffe di APS S.p.a..
Come è noto, a giugno 2019 l’Ing. Wanda D’Ercole (Direttore della Direzione Regionale Lavori Pubblici Stazione Unica Appalti, Risorse Idriche e Difesa del Suolo della Regione Lazio) ha rilasciato al Comune di Roma e ad Acea Ato2 S.p.a. una concessione di derivazione d’acqua dalle sorgenti Peschiera e Le Capore per un massimo di 15.500 l/s (13.500 l/s quella massima derivabile!), senza svolgere l’obbligatoria Valutazione di Impatto Ambientale ed in assenza delle indispensabili attività propedeutiche e di pianificazione della risorsa idrica: calcolo dei costi ambientali della risorsa, dei Bilanci idrici e del Deflusso Minimo Vitale dei fiumi, definizione delle Aree di Salvaguardia delle sorgenti, approvazione del Piano Regolatore Acquedotti, attuazione delle azioni previste dal Piano di Tutela delle Acque e delle Misure di conservazione delle aree protette interessate dai prelievi, attuazione della L.R. 5/2014 di “Tutela, governo e gestione pubblica delle acque”. Nulla di tutto ciò è stato fatto eppure, proprio in spregio all’esito referendario del 2011 e con l’avallo dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Centrale, si è avuto il coraggio di consentire ad una multinazionale quotata in borsa (165 milioni di euro di dividendi appena incassati dai soci) di proseguire un prelievo indiscriminato di acqua che provoca il quasi completo prosciugamento del fiume Farfa e l’aumento del rischio di dissesti idrogeologici, lasciando nel frattempo a secco interi centri abitati della Sabina.
Un atto nullo, dunque, che non va nemmeno ad intervenire sul vergognoso spreco d’acqua che nell’Ato2-Roma si attesta al 44%, all’incirca la quantità di acqua prelevata dal Peschiera!
Oltretutto, Acea Ato2 S.p.a. ed al Comune di Roma non stanno nemmeno rispettando le blande prescrizioni impartite nella concessione rilasciata ormai un anno fa e, nonostante ciò, invece di revocare la concessione stessa, la Regione Lazio permette addirittura di portare avanti i lavori per il raddoppio dell’acquedotto del Peschiera che consentirebbe di sottrarre altri 4 metri cubi al fiume Velino.
Ritenendo superfluo ricordare quale disgrazia incalcolabile sarebbe per Rieti perdere uno dei simboli della sua identità e con la speranza che il Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche e la Procura della Repubblica di Rieti ripristino al più presto la legalità, scongiurando l’aggravarsi di questo immane disastro ambientale, chiediamo a tutti gli amministratori locali lungimiranti e sensibili ai temi della sostenibilità di supportare l’associazione Postribù in questa battaglia che portiamo avanti da 15 anni e che, oggi, è giunta ad un momento cruciale per le sorti del nostro territorio.
E’ possibile contattarci scrivendo a: post.tribu@gmail.com
Scarica la Petizione_FarfaInSorGenteA cominciare da domani 3 agosto, il gruppo FarfaInSorGente sarà presente a Rieti e in molti altri comuni della provincia con banchetti di raccolta firme per il ritiro della concessione Peschiera-Le Capore con cui la Regione Lazio e il Comune di Roma regalano l’acqua ad Acea lasciando a secco i territori della Sabina e il fiume Farfa.
Sono già tantissimi i cittadini che, a cominciare dalla prima assemblea pubblica del 12 luglio scorso a Passo Corese, hanno firmato e sostenuto il ricorso al Tribunale delle Acque indignati per questo ennesimo affronto ad un territorio che, oggi più di ieri, rischia di rimanere sempre più spesso senz’acqua.
Infatti, per soddisfare i soli scopi idropotabili di Roma, quasi tutti i Sindaci della provincia di Rieti già nel 2018, con la stipula della convenzione d’interferenza d’ambito, si erano impegnati a “supportare ogni attività necessaria a garantire all’ATO 2 il flusso della risorsa idrica nella misura risultante dalle concessioni assentite”.
Pertanto, oggi che le concessioni sono state inspiegabilmente rinnovate (per le Capore non era mai stata rilasciata alcuna concessione), APS S.p.a. (gestore dell’ATO 3 Rieti) sarà costretta a razionare l’acqua ai cittadini della Sabina per “garantire” a Roma capitale (e all’ATO 2, anche se non ne ha titolo) “il flusso della risorsa idrica”.
È quanto sta già avvenendo ad esempio nel comune di Frasso Sabino, dove addirittura si trovano proprio le sorgenti Le Capore e, dunque, non dovrebbero esserci problemi di acqua.
Ma interruzioni del servizio idrico, con tutte le conseguenze sanitarie connesse, si sono registrate anche a Poggio Nativo, Poggio Mirteto, Montopoli, Fara in Sabina e molti altri comuni della Sabina.
Nel frattempo, le bollette “salate” comprensive dei costi di acquisto dell’acqua da Acea cominciano ad arrivare, mentre il fiume Farfa potrà essere completamente prosciugato qualora Acea stessa riuscisse ad intercettare tutta l’acqua disponibile dalle sorgenti Le Capore, così come gli è stata concessa.
Per non parlare poi dei rischi che corrono anche il Peschiera e il fiume Velino, non appena verrà realizzato il raddoppio dell’acquedotto che, sempre con l’assenso dei Sindaci della provincia di Rieti e con compensazioni irrisorie, attraverserà i nostri territori senza la minima Valutazione d’Impatto Ambientale e senza alcuna pianificazione della risorsa.
I prossimi appuntamenti sono:
Scarica la Petizione_FarfaInSorGente
Firmate e fate firmare!
Per info: farfasorgente@gmail.com – www.facebook.com/FarfaSorGente/
Allarme per la sopravvivenza del fiume Farfa e rischio di rimanere senza acqua per gli abitanti di molti comuni della Sabina.
Nel silenzio generale della politica e in violazione delle principali normative europee e nazionali di settore, il 18 giugno scorso la Direzione Risorse Idriche e Difesa del suolo della Regione Lazio ha infatti rilasciato fino al 2031 concessione di derivazione d’acqua pubblica dalle sorgenti del Peschiera e Le Capore a favore del Comune di Roma e per esso ad Acea Ato2 S.p.a., concedendo alla multinazionale l’intera portata disponibile che si immette nel sistema acquedottistico, fatti salvi i diritti già acquisiti dal Consorzio Media Sabina, che in maniera lungimirante ed anche grazie a Postribù aveva acquisito la titolarità della concessione per i fabbisogni dei Comuni che ne fanno parte, e dai Comuni di Cittaducale e Casaprota, che captano direttamente dalle sorgenti.
La cosa che più salta agli occhi leggendo la Determinazione regionale è che la concessione è stata rilasciata unicamente per l’approvvigionamento idrico di Roma Capitale e, come riportato nello schema disciplinare, “non potranno essere rilasciate ulteriori concessioni per il tramite del predetto sistema acquedottistico”.
Di conseguenza, l’acqua che Acea Ato2 S.p.a. attualmente vende a tutti gli altri comuni della città metropolitana e a quelli dell’Ato3 Rieti viene illegittimamente utilizzata per scopi diversi da quelli di concessione ed inoltre, i comuni della Sabina, considerata l’impossibilità di reperire altre risorse idriche a costi e in tempi ragionevoli, non saranno più in grado di sopperire alle carenze di acqua che sempre più frequentemente colpiscono questi territori.
Non solo, questi ultimi resteranno “a secco” anche dei ristori economici e ambientali tanto acclamati e dovuti per legge, considerata la difficoltà nello spendere 7,5 milioni all’anno in opere fognarie e di depurazione nelle sole aree di salvaguardia (tra l’altro ancora non approvate), come vorrebbe la convenzione che dovrebbe regolare l’interferenza d’ambito tra Ato2 e Ato3.
Infine, passando agli aspetti ambientali, quello più vergognoso e inquietante è che la derivazione concessa per la sorgente Le Capore, rinnovandone una inesistente, è addirittura superiore all’acqua effettivamente disponibile! Da non credere che, nel 2019, siano ancora disapplicati i basilari principi di sostenibilità necessari ad arginare i cambiamenti climatici in atto e si consenta addirittura di sancire il prosciugamento di un fiume, quel <<Fàrfaro dall’onda scura>> che continua a subire una “metamorfosi” fuori dal tempo e dallo spazio (45% circa di dispersione idrica).
Per un fiume come il Farfa, Sito d’interesse Comunitario e Monumento Naturale regionale, a nulla vale, infatti, il solo divieto di captare i circa 200 l/s che si formano a valle della captazione principale e che Acea Ato2 S.p.a. prelevava illegalmente per non pagare le compensazioni economiche ad ENEL S.p.a.; divieto ottenuto grazie alle opposizioni di Postribù e Italia Nostra Sabina e Reatino e alla mobilitazione del gruppo FarfaSorGente, culminata con la petizione su change.org che ha raccolto più di 10.000 firme ma che aveva la legittima ambizione di ottenere molto di più, è cioè quel Deflusso Minimo Vitale (DMV) ed Ecologico (DE) che oggi non viene minimamente garantito.
Per la cronaca, oggi i soci di Acea S.p.a. incasseranno circa 150 milioni di euro, in gran parte dovuti ai proventi di Acea Ato2 S.p.a., affidataria diretta del servizio idrico Ato2 in spregio alle norme sugli affidamenti di servizi pubblici locali e del referendum 2011.
Il 15 marzo, anche a Rieti, è #FridaysForFuture!
La Scuola Media Basilio Sisti ha infatti aderito all’invito di unirsi alla mobilitazione mondiale “Global Strike For Future”, che in questa giornata ha visto tanti ragazzi e ragazze scioperare per pretendere un nuovo modello di sviluppo a difesa dell’unico pianeta che abbiamo a disposizione per vivere.
Il 15 marzo, anche a Rieti, sarà #FridaysForFuture!
La Scuola Media Basilio Sisti , con il supporto di Postribù, ha infatti aderito all’invito di unirsi alla mobilitazione mondiale “Global Strike For Future”, che in questa giornata vedrà tanti ragazzi e ragazze scioperare per pretendere un nuovo modello di sviluppo a difesa dell’unico pianeta che abbiamo a disposizione per vivere. Continua a leggere #FridaysForFuture!
Le associazioni del Progetto Posterremoto propongono per il prossimo 28 ottobre un itinerario di visita tra Amatrice e le sue frazioni di Configno e Santa Giusta.
L’appuntamento è a Configno per le 10,30 presso l’Oasi di Orie Terme, parco naturalistico realizzato e curato da Pierluigi Betturri, che si snoda lungo un percorso di circa 2 km tra sorgenti, fontane, boschi di querce e castagni, e dove dimorano stabilmente daini e cervi.
Continua a leggere Itinerari tra luoghi e sapori sui Monti della Laga
Sabato 29 settembre 2018 a partire dalle ore 16 l’Azienda agricola Fantusi Fabio di Santa Giusta di Amatrice (ex maneggio Il Destriero), una delle piccole aziende che l’Associazione PosTribù ha aiutato a ripartire dopo i sismi del 2016 nell’ambito del progetto PosTerremoto insieme alla Caritas, a tanti donatori singoli ed associazioni, inaugurerà il proprio laboratorio di macelleria. Continua a leggere A Santa Giusta di Amatrice si inaugura il laboratorio di macelleria realizzato grazie alle donazioni del progetto Posterremoto
Nei mesi successivi al sisma 2016 che ha colpito i territori di Amatrice e Accumoli, Postribù aveva avviato un progetto di recupero delle attività apistiche della famiglia Casini, a sostegno della quale abbiamo ricevuto numerose donazioni. A due anni dal terremoto siamo ancora impegnati nelle terre dell’amatriciano, con il progetto Posterremoto, ma chiudiamo le attività di “Miele per la vita” pubblicandone di seguito un resoconto. Continua a leggere Miele per la vita, conclusione delle attività
Dal 10 al 12 agosto 2018 si svolgerà tra Amatrice ed Accumoli il Festival delle Ciaramelle che prevede, tra gli appuntamenti di apertura della manifestazione di venerdì 10 agosto, un concerto di Marco Graziosi e la sua band ad Accumoli, alle ore 17,30, presso l’azienda Alta Montagna Bio, in località Madonna delle Coste.
Continua a leggere Festival delle Ciaramelle tra Amatrice e Accumoli
Appuntamento alle ore 9,15 di domenica 5 agosto 2018 per la visita guidata a cura del Gruppo FarfaSorgente alle meraviglie del Fiume Farfa. Continua a leggere Riprendiamoci il Farfa!
Cari amici, la nostra Associazione Postribù, anche grazie all’esperienza sviluppata con il Gruppo d’acquisto solidale Gastribù, ha avviato in seguito ai terremoti dell’agosto ed ottobre 2016 un progetto di sostegno ai produttori agroalimentari dell’area del “cratere” – denominato “Posterremoto” http://www.posterremoto.it – con l’obiettivo di avvicinarli a quello dei consumatori e turisti consapevoli. Continua a leggere Aderisci alla filiera solidale Posterremoto e segui gli eventi del Festival delle Ciaramelle ad Amatrice
Venerdì 15 giugno alle ore 18 presso il locale “Le Tre Porte” di Rieti (via della Verdura 21/25) sarà presentato il progetto “Posterremoto“, promosso dall’Associazione Postribù Onlus , che punta al sostegno dei produttori terremotati delle aree del “cratere” con particolare attenzione ad Amatrice, Accumoli e zone limitrofe. Continua a leggere Post Terremoto: presentazione delle aziende il 15 giugno a Rieti
Torna la Scuola Natura, organizzata da Tularù e Postribù, con attività dedicate a bambini e ragazzi dai 3 ai 14 anni nei due weekend [29 giugno – 1 luglio] e [6 – 8 luglio].
Escursioni, approfondimenti naturalistici, gite in barca, equitazione, arti circensi, laboratori manuali e creativi e tanto altro ancora, pensato per ciascuna fascia di età e realizzato in un contesto naturalistico meraviglioso, tra boschi, pinete, pascoli e laghetti di montagna. Un’esperienza avventurosa e di socializzazione unica a Rieti, durante la quale i bambini dormiranno in tenda, costruiranno capanne di rami, e faranno esperienze indimenticabili.
Un servizio di centro estivo giornaliero potrà essere attivato, l’ultima settimana di giugno e la prima di luglio, solo su prenotazione e solo al raggiungimento di un numero minimo di iscritti.
Tutte le info su http://www.tularu.it/tukids/
A due anni dal sisma del 2016, grazie al supporto di moltissimi donatori e al contributo della Caritas Diocesana di Rieti nell’ambito del bando Ripartiamo Insieme, il progetto Posterremoto è in una nuova fase di aggregazione di aziende e di sviluppo di una filiera corta dell’agroalimentare e del turismo solidale basati sulla sostenibilità.
Per saperne di più visita il sito www.posterremoto.it
La prima importante vittoria al TAR Lazio sul nostro ricorso per annullare il Decreto attuativo Sblocca-Italia
Ieri il TAR Lazio ha pubblicato l’Ordinanza con cui, come da noi richiesto espressamente in subordine all’annullamento del Decreto attuativo, rimette alla Corte di Giustizia Europea il giudizio di merito sulle cinque questioni pregiudiziali Continua a leggere Sblocca Italia Game Over
Mercoledì 21 marzo alle ore 19, in occasione dell’assemblea pubblica di sensibilizzazione sulla costruzione di un impianto a biogas a Vazia – organizzata dal Comitato di Vazia, Postribù organizzerà un banchetto di raccolta firme per la Campagna “Cambiamo L’Aria”, promossa dal Movimento Rifiuti Zero per contrastare il Piano nazionale di incenerimento (Legge 133/2014) e chiedere di introdurre nella prossima legislatura delle modifiche sostanziali che disincentivino l’incenerimento e favoriscano le attività di raccolta e recupero dei rifiuti differenziati.
Contiamo sulla tua partecipazione!
Tutte le informazioni sulla campagna: http://www.leggerifiutizero.org/
Salve a tutti/e,
questa è la lettera tipo che, come utenti, stiamo inviando a SOGEA S.p.a. per contestare l’ultima fattura emessa, comprensiva dei conguagli 2013-2014-2015 non dovuti.
Nella lettera troverete tutte le motivazioni che conducono inevitabilmente a chiedere l’annullamento della bolletta e la sua riemissione corretta senza i suddetti conguagli.
Chi avesse già pagato l’intero importo, dovrà invitare SOGEA a restituire l’importo dei conguagli, contestualmente all’emissione della nota credito, a mezzo bonifico bancario utilizzando il proprio codice IBAN (FRASE IN GIALLO DA ELIMINARE NEL CASO NON SI SIA PROCEDUTO AL PAGAMENTO O SIA STATA PAGATA SOLO LA PRIMA RATA)
Oltre a ciò, ci si riserva di verificare la correttezza delle bollette pagate anche negli anni precedenti per altri motivi che stiamo approfondendo con esperti di tariffe e servizi pubblici locali (www.forumbenicomuni.org).
Ricordiamo infine che SOGEA non può riscuotere la tariffa tramite Agenzia delle entrate-Riscossione (già Equitalia) in quanto non si tratta di una tassa.
I cittadini devono sapere, devono essere informati, devono condividere!
SI SCRIVE ACQUA, SI LEGGE DEMOCRAZIA!