
continua a leggere l’articolo su
Postribù lancia l’ennesimo appello ed un sit-in per accendere i riflettori sul disastro ambientale e sanitario in atto.
Il prossimo 23 settembre si terrà a Roma, presso il Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche, la terza udienza relativa ai ricorsi presentati dall’Associazione PosTribù Onlus e dal Comune di Casaprota volti ad ottenere l’annullamento della “Concessione di derivazione dalle sorgenti del Peschiera e Le Capore” rilasciata dalla Regione Lazio a favore di Roma e di Acea Ato 2 Spa.
Una concessione che, come abbiamo denunciato più volte pubblicamente, priva del diritto all’acqua potabile tutti i comuni della provincia di Rieti, vietando loro di approvvigionarsi dal sistema acquedottistico Peschiera-Capore, e che sta aggravando il disastro ambientale sul fiume Farfa, come testimoniamo i continui repentini abbassamenti del corso d’acqua causati dalle improvvide manovre idrauliche di Acea Ato2 Spa.
Allarme per la sopravvivenza del fiume Farfa e rischio di rimanere senza acqua per gli abitanti di molti comuni della Sabina.
Nel silenzio generale della politica e in violazione delle principali normative europee e nazionali di settore, il 18 giugno scorso la Direzione Risorse Idriche e Difesa del suolo della Regione Lazio ha infatti rilasciato fino al 2031 concessione di derivazione d’acqua pubblica dalle sorgenti del Peschiera e Le Capore a favore del Comune di Roma e per esso ad Acea Ato2 S.p.a., concedendo alla multinazionale l’intera portata disponibile che si immette nel sistema acquedottistico, fatti salvi i diritti già acquisiti dal Consorzio Media Sabina, che in maniera lungimirante ed anche grazie a Postribù aveva acquisito la titolarità della concessione per i fabbisogni dei Comuni che ne fanno parte, e dai Comuni di Cittaducale e Casaprota, che captano direttamente dalle sorgenti.
La cosa che più salta agli occhi leggendo la Determinazione regionale è che la concessione è stata rilasciata unicamente per l’approvvigionamento idrico di Roma Capitale e, come riportato nello schema disciplinare, “non potranno essere rilasciate ulteriori concessioni per il tramite del predetto sistema acquedottistico”.
Di conseguenza, l’acqua che Acea Ato2 S.p.a. attualmente vende a tutti gli altri comuni della città metropolitana e a quelli dell’Ato3 Rieti viene illegittimamente utilizzata per scopi diversi da quelli di concessione ed inoltre, i comuni della Sabina, considerata l’impossibilità di reperire altre risorse idriche a costi e in tempi ragionevoli, non saranno più in grado di sopperire alle carenze di acqua che sempre più frequentemente colpiscono questi territori.
Non solo, questi ultimi resteranno “a secco” anche dei ristori economici e ambientali tanto acclamati e dovuti per legge, considerata la difficoltà nello spendere 7,5 milioni all’anno in opere fognarie e di depurazione nelle sole aree di salvaguardia (tra l’altro ancora non approvate), come vorrebbe la convenzione che dovrebbe regolare l’interferenza d’ambito tra Ato2 e Ato3.
Infine, passando agli aspetti ambientali, quello più vergognoso e inquietante è che la derivazione concessa per la sorgente Le Capore, rinnovandone una inesistente, è addirittura superiore all’acqua effettivamente disponibile! Da non credere che, nel 2019, siano ancora disapplicati i basilari principi di sostenibilità necessari ad arginare i cambiamenti climatici in atto e si consenta addirittura di sancire il prosciugamento di un fiume, quel <<Fàrfaro dall’onda scura>> che continua a subire una “metamorfosi” fuori dal tempo e dallo spazio (45% circa di dispersione idrica).
Per un fiume come il Farfa, Sito d’interesse Comunitario e Monumento Naturale regionale, a nulla vale, infatti, il solo divieto di captare i circa 200 l/s che si formano a valle della captazione principale e che Acea Ato2 S.p.a. prelevava illegalmente per non pagare le compensazioni economiche ad ENEL S.p.a.; divieto ottenuto grazie alle opposizioni di Postribù e Italia Nostra Sabina e Reatino e alla mobilitazione del gruppo FarfaSorGente, culminata con la petizione su change.org che ha raccolto più di 10.000 firme ma che aveva la legittima ambizione di ottenere molto di più, è cioè quel Deflusso Minimo Vitale (DMV) ed Ecologico (DE) che oggi non viene minimamente garantito.
Per la cronaca, oggi i soci di Acea S.p.a. incasseranno circa 150 milioni di euro, in gran parte dovuti ai proventi di Acea Ato2 S.p.a., affidataria diretta del servizio idrico Ato2 in spregio alle norme sugli affidamenti di servizi pubblici locali e del referendum 2011.
In occasione della “carovana dell’acqua” organizzata dal Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua e che parte oggi in tutta Italia, chiediamo ai Sindaci ATO3 di votare contro la Delibera regionale 30/2018 che, di fatto, regalerà l’acqua ad Acea S.p.a. cui la Regione Lazio consente da 22 anni di derivarla senza titoli di concessione, in spregio di tutte le Direttive Europee e norme in materia ambientale. Continua a leggere L’accordo d’interferenza regala l’acqua ad Acea ed aggraverà il disastro ambientale del Farfa
A sancirlo non siamo noi associazioni, o i 6 Sindaci che hanno votato contro, ma il Sindaco del Comune di Rieti che nel suo intervento non lascia dubbi: “se approviamo questa convenzione facciamo un falso in atto pubblico”.
Peccato che, dopo un consulto con il coordinatore e Presidente della Provincia Rinaldi ed una conta dei Sindaci presenti, Cicchetti ha pensato bene di lasciare l’aula prima del voto dando via libera all’atto che, se non impugnato, sancirà la svendita del più importante patrimonio idrico esistente: 14.700 litri di acqua al secondo che continuerebbero ad essere derivati comunque, senza concessione (ma si dichiara esserci, con “falso in atto pubblico”?), senza Piano Regolatore Acquedotti aggiornato (ma si fa finta di non saperlo, con “falso in atto pubblico”?), senza aree di salvaguardia approvate (ma si fa finta che lo siano, con “falso in atto pubblico”?) e, soprattutto, senza fare i conti con la crisi idrica che questa estate ha messo a rischio l’incolumità di milioni di persone.
Dispiace che il Comune di Roma, nonostante abbia il merito di aver avviato il percorso di ripubblicizzazione di Acea Ato2 S.p.a. costringendola finalmente ad un programma di riduzione delle perdite, non abbia valutato le ripercussioni di questa convenzione, in una materia così delicata e che richiede un’attenzione particolare alle normative ambientali a cui non si può derogare.
FarfaSorGente – verso il Contratto di Fiume Farfa-Le Capore
www.facebook.com/FarfaSorGente/ – rietica.toffia@gmail.com – post.tribu@gmail.com – www.postribu.net
Carovana dell’acqua: http://www.acquabenecomune.org/ – www.facebook.com/acquabenecomune/
Il fiume Farfa, che attraversa la suggestiva Sabina reatina per poi sfociare nel Tevere in provincia di Roma, sta morendo e con esso rischiano di essere definitivamente compromessi gli habitat e le specie protette che caratterizzano il SIC-ZSC/ZPS del corso medio-alto, il “Monumento naturale delle Gole del Farfa” e la Riserva Naturale “Tevere-Farfa”.
Il Farfa, affluente di sinistra del Tevere, nasce come torrente originato dalla confluenza di due fossi nei Comuni di Poggio Moiano e Monteleone, ma è nel territorio del Comune di Frasso Sabino che il corso d’acqua sarebbe dovuto diventare Fiume grazie all’apporto idrico delle sorgenti “Le Capore”.
In realtà la portata di tali sorgenti, circa 5 m3/s, è quasi totalmente captata dall’ACEA Continua a leggere Basta col ratto dell’acqua: blitz al Fiume Farfa
Comunicato stampa del Gruppo promotore “FarfaSorGente” verso il Contratto di fiume
FarfaSorGente è un gruppo informale di cittadini, associazioni e amministratori che, da un mese, ha deciso di intraprendere un lungo percorso fondato su un’idea condivisa di sviluppo sostenibile per i territori del bacino idrografico del fiume Farfa, attraverso la costituzione di un Contratto di fiume. Continua a leggere Il Farfa è a secco. Domenica 30 luglio diciamo Stop al disastro ambientale.
Si è conclusa oggi la manifestazione Farfa in Fiore, a cui – in collaborazione con Slow Food Sabina Continua a leggere Farfa in Fiore
Sabato 15 maggio siete tutte/i invitate/i alla festa annuale di Germogli al teatro di Castelnuovo. Come potrete vedere dalla locandina allegata, quest’anno il tema riguarderà le migrazioni delle genti – e non solo – ed avrà un tono leggero nonostante l’argomento impegnativo. Partiremo con l’Argentina e finiremo col Senegal. Anche il menu terrà conto delle diverse cucine. So che molti di voi non potranno venire, ma vi prego di dare ugualmente diffusione all’iniziativa.
Grazie e spero di vedervi in tante/i.
Patrizia Cecconi
POSTRIBU’ SARA’ PRESENTE CON IL BANCHETTO PER LA RACCOLTA FIRME PER L’ACQUA.
Questione Farfa: Riceviamo e pubblichiamo
Castelnuovo di Farfa, 6/10/2009
Una dovuta rettifica: A chiunque si ponga di fronte alla realtà politico-sociale con una lente etica può capitare di incappare in prospettive capaci di deformare involontariamente la pubblica opinione: Continua a leggere Questione Farfa