Archivi tag: solidarietà

Stop the War in Siria – il 20 settembre ne parliamo presso la sede dell’Arci di Rieti

ImmagineIl 15 marzo 2013 il conflitto in Siria è entrato nel suo terzo anno. Quella che due anni fa era cominciata come una protesta pacifica sull’onda delle altre primavere arabe nella regione per chiedere più diritti e libertà al presidente Bashar al Assad, si è trasformata nel giro di pochi mesi in una guerra civile.” Osservatorio permanente sui Rifugiati  Continua a leggere Stop the War in Siria – il 20 settembre ne parliamo presso la sede dell’Arci di Rieti

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5^ Pedalata dell’amicizia – Domenica 15 settembre 2013 – “Sosteniamo la mensa di S.Chiara”

locandina 5 pedalata - DEFINITIVO
vedi la locandina

Conto alla rovescia per la quinta edizione della “Pedalata dell’Amicizia” dedicata al tema “Sosteniamo la Mensa di Santa Chiara-Pedalando alle origini del paesaggio” promossa per domenica 15 settembre da Lions Club Rieti Host, Lions Club Cittaducale, Leo Club Rieti  Varrone, Lions Club Rieti  Varrone, Lions Club Rieti Flavia Gens, Leo Club Antrodoco Interocreum, Lions Club Antrodoco Velina  Gens, Lions Club Amatrice Comunità del Velino, in collaborazione con le associazioni Animaeacqua e PosTribù Onlus.  Continua a leggere 5^ Pedalata dell’amicizia – Domenica 15 settembre 2013 – “Sosteniamo la mensa di S.Chiara”

Presentazione della Banca del Tempo

banca del tempoIl Sindaco Simone Petrangeli e l’Assessore alle Politiche sociali, Stefania Mariantoni, insieme a Informagiovani e PosTribù, presenteranno alla stampa, mercoledì 16 gennaio alle ore 16,30 in Sala consigliare, la Banca del tempo.
Si tratta di un progetto sociale innovativo che mira ad attivare una rete di solidarietà fondata sullo scambio alla pari di prestazioni capaci di soddisfare bisogni legati alla vita quotidiana e al lavoro di cura.
La presentazione è aperta al mondo dell’associazionismo, alle organizzazioni sindacali e di categoria e naturalmente anche ai cittadini.

Raccolta per la Palestina

L’Associazione Culturale Germogli
promotrice del progetto “Dalla Sabina, terra di olivi alla Palestina, terra di olivi e disperazione”

progetto di solidarietà e di diffusione della storia e della cultura palestinese,

in occasione della visita di un gruppo di volontari ai campi profughi di Sabra, Chatila, Burj El Chamali,Naher El Bared e Beddawi ,

promuove una raccolta di materiale scolastico per i bambini palestinesi i quali, per le materiali condizioni in cui si trovano a vivere, sono privati anche della possibilità di frequentare adeguatamente la scuola. Continua a leggere Raccolta per la Palestina

“Gli Invisibili” Festa in sostegno dei rifugiati Eritrei e Somali

la festa è stata rimandata -causa maltempo- a data da destinarsi... vi faremo sapere presto!
"gli Invisibili"
Causa maltempo siamo costretti a rinviare la Festa in oggetto.
Ci auguriamo di rivederci al più presto per aiutare i nostri amici Eritrei e Somali e festeggiare con loro.
A presto il nuovo appuntamento.
Postribu’
ore 9,30 –  Torneo di Calcetto “anti-sismico e anti-ronde”
ore 12,30 –  Pranzo “scaccia crisi e scaccia razzisti”
Presso il Casale “Invisibile” di Antonio Ferraro (Coordinatore di Cittadinanzattiva), sotto lo svincolo del cavalcavia di via Tancia
(€ 10 + sottoscrizione a sostegno dei rifugiati)
Per prenotazioni e sottoscrizioni potete rispondere a questa mail o contattarci ai numeri: 3474807602 (Pablo) e 3935969317 (Antonio)
COMUNICATO STAMPA
CITTADINANZATTIVA-AMNESTY INTERNATIONAL-POSTRIBU’

2 GIUGNO 2009 – FESTA IN SOSTEGNO DEI RIFUGIATI ERITREI E SOMALI

Un torneo di calcetto “Anti-ronde” ed un pranzo “Scaccia crisi e scaccia razzisti”. Così Cittadinanzattiva, Amnesty International e Postribù Onlus hanno deciso di festeggiare il 2 giugno organizzando una “Festa in sostegno dei rifugiati eritrei e somali” insieme alla cittadinanza ed ai rifugiati che da tempo vivono sul nostro territorio che si sono costituiti in Comitato.

Mentre tutti si preparano ad accaparrarsi gli ultimi voti utili ci sono molti cittadini che hanno bisogno di casa, lavoro e cibo. Tutti diritti che dovrebbe garantire la Repubblica Italiana fondata proprio il 2 giugno 1946.

Tra questi cittadini ce ne sono alcuni originari di paesi vittime di accordi economici e militari con l’Europa che stanno distruggendo ogni possibilità di autosussistenza e autodeterminazione dei popoli.

Lo Stato Italiano, oltre ad aumentare ogni hanno la spesa per i sistemi d’attacco militare (13 miliardi di euro per acquistare 130 F35), è complice della dittatura in Eritrea, oltre che delle guerre civili in Somalia, Congo e Nigeria dove l’Eni sta continuando a distruggere il Delta del Niger.

Denaro ed investimenti che potrebbero andare alla ricostruzione democratica delle zone terremotate, ad energie sostenibili, diffuse e più democratiche di quelle fossili, ad una degna accoglienza dei migranti e ad un alloggio per tutti i senza casa.

In questi giorni, con una trentina di persone quasi tutte eritree, abbiamo creato relazioni umane che hanno dato loro una speranza di potersi costruire un futuro in provincia di Rieti. Ora stanno lentamente imparando la lingua italiana seguendo un corso organizzato dall’Arci e molti di loro cominciano a trovare i primi lavori.

Alcune persone hanno ridato vita alla terra incolta del Casale dove andremo a pranzare con cucina tipica Eritrea e con i primi raccolti (biologici) dell’orto “invisibile”; invisibile come loro, perchè quello che hanno non è sufficiente e tutto ciò che chiedono e di cui hanno bisogno è ancora invisibile ai nostri occhi.

Vi aspettiamo, scriveteci a:

post.tribu@gmail.com

Casale invisibile

Comunicato stampa

COMUNICATO STAMPA –

martedì 12 maggio 2009

E’ stato istituito oggi presso la Casa del Volontariato di Rieti il Comitato per i diritti umani dei rifugiati Eritrei e Somali della provincia di Rieti che sono arrivati nel capoluogo a partire dall’ottobre 2008 e per i quali è recentemente terminato il progetto di prima accoglienza finanziato dal Governo. Un comitato impegnato nella difesa dei diritti umani dei richiedenti asilo, nella richiesta di trasparenza in merito ai progetti che li vedono coinvolti in questo territorio e nell’assistenza nel loro inserimento all’interno del tessuto sociale e lavorativo locale, nazionale o internazionale.

E’ quanto annunciato oggi nel corso di una conferenza stampa dagli stessi rappresentanti dei rifugiati, appoggiati dalle associazioni Cittadinanzattiva, Amnesty International e PosTribù.

Alla conferenza hanno partecipato una trentina di giovani eritrei (dai 18 ai 25 anni) cui ieri, presso la sede della Caritas, Prefettura, Questura ed assessorato ai Servizi Sociali del Comune di Rieti hanno intimato di lasciare le abitazioni dove sono stati ospitati per qualche mese nell’ambito del progetto di prima accoglienza e presso cui in parte continuano ad abitare per sopravvivere!

Preso atto che per il Governo nazionale, come per l’opposizione parlamentare, tentare di sopravvivere è un reato (vedi prime dichiarazioni di voto sul DDL “in-sicurezza” in discussione alla Camera), come associazioni a tutela dei diritti delle persone abbiamo più volte richiesto almeno un sostegno istituzionale locale per gestire l’emergenza umanitaria ed avere così la tranquillità per avviare progetti, di accompagnamento verso l’auto sussistenza, ad esempio finanziabili con il PSR o con L.R. 2-11-2006 n.14 “Norme in materia di agriturismo e turismo rurale”.

A tal proposito abbiamo già proposto ad amministratori provinciali e regionali situazioni rurali e di valenza turistico-naturalistica in stato di abbandono e che potrebbero essere recuperate con progetti per cooperative integrate, tra italiani e immigrati, che puntino alla valorizzazione di prodotti locali DOP e IGP e delle filiere “corte”, biologiche e di “turismo responsabile”; in una parola “altra economia”. Per fare ciò e soprattutto per imparare la lingua non sono certo sufficienti 3 mesi, c’è bisogno di tempo e di volontà; volontà che sembra mancare al Comune di Rieti che ci nega persino il confronto, volontà che, da parte di altre istituzioni, è per ora solo a parole.

Nell’immediato chiediamo inoltre alla Prefettura di Rieti chiarezza su presunte gravi anomalie nella gestione dei progetti di accoglienza ed una dettagliata rendicontazione di come sono stati spesi i soldi pubblici dei finanziamenti erogati e di quali servizi sono stati offerti ai rifugiati, anche in vista di una nuova e programmata ondata di arrivi proprio a Rieti.

Questo senza processi alle intenzioni e soprattutto nel rispetto più assoluto del lavoro che le cooperative del settore svolgono, ribadendo però che lo Stato ed i soggetti impegnati non devono limitarsi ad una politica “caritatevole” nei confronti di queste persone ma devono anzitutto garantire il rispetto di quanto indicato nelle Convenzioni internazionali sui diritti umani, avendo infatti queste persone ottenuto lo status di rifugiato per motivi umanitari o politici per le persecuzioni subite nei loro Paesi di provenienza.

Ragioni umanitarie soltanto dunque? Certamente in un paese a maggioranza Cristiana (come l’Eritrea d’altronde) ci aspetteremmo accoglienze differenti da quelle riservate agli immigrati clandestini e non. Siamo ormai a più di un’aggressione al giorno a sfondo razzista e nessuno può azzardarsi a definirle tali. Se andiamo poi a vedere alla base del problema c’è prima di tutto un nuovo Apartheid economico messo in atto dall’Italia, insieme a molti altri paesi occidentali, che continuano a fare affari con le proprie imprese, lasciando in cambio solo rifiuti tossici (Ilaria Alpi docet!). Altro che “pirati”, come vogliono farci credere le TV allineate con i Governi neo-colonizzatori e “amici” della dittatura in atto proprio in Eritrea. In realtà si tratta spesso di pescatori che difendono il proprio mare per continuare ad avere una speranza di sopravvivere nel loro paese d’origine e non emigrare insieme ai propri figli che vengono costretti a combattere a vita con l’esercito fin dai 16 anni.

Nonostante questa grave degenerazione nella convivenza democratica a livello Internazionale, in Europa e in particolare in Italia, non ci vogliamo arrendere e continuiamo a credere che dalla crisi economica e sociale di questi tempi si esce solo tutti insieme, con una società multietnica e multiculturale e non escludendo e deportando le sacche più povere della popolazione mondiale.

Antonio Ferraro: 3935969317

Abbas Dehghan

Pablo De Paola: 3474807602

Cittadinanzattiva Rieti, Amnesty International e PosTribù

Emergenza Terremoto Abruzzo

abbiamo attivato un punto di raccolta per le popolazioni di Paganica e Pesco Maggiore con il Cesv/Spes di Rieti.
I generi di cui hanno fatto richiesta sono:
– pannolini per bambini
– assorbenti donna
– mutande e canotte donna-uomo-bambini-anziani (nuove)
– pigiami
– latte in polvere
– salviette detergenti intime
I punti di raccolta saranno:
  • Venerdì 10 Aprile tutto il giorno al banchetto Bonsai Aid Aids la raccolta fondi dell’Anlaids, organizzato dal Cesv che avrà luogo all’interno del Centro Commerciale Perseo
Chi non potesse in questi due appuntamenti può contattarci agli indirizzi:
bancadeltemporieti@gmail.com
o al num. 3471279187
Grazie Elisa
Associazione PosTribù Onlus

Appello Abruzzo social forum

Appello dell’Abruzzo social forum: cerchiamo volontari preparati

Una grande campagna di solidarietà promossa da diversi pezzi di società civile è in corso in queste ore, dopo la tragedia del terremoto che ha devastato alcuni paesi dell’Abruzzo e la città  dell’Aquila.
Tra gli altri, la rete delle associazioni dell’Abruzzo social forum sta stilando un elenco di volontari, preparati a  fronteggiare la situazione, da tutte le regioni.
Chi volesse  raggiungere la regione può contattare l’Abruzzo social forum alla mail info@abruzzosocialforum.org oppure Renato Di Nicola all’indirizzo di posta elettronica renato.dinicola@virgilio.it o al numero di telefono > 338 1195358.

Notizie in continuo aggiornamento su > http://www.carta.org/