Archivi tag: mafia

Un’altra interdittiva antimafia per la Safab Spa. Questa volta l’Anas si adegua

fonte: http://www.antimafiaduemila.com/

di Vincenzo Angelini

Il copione sembra lo stesso dello scorso anno. Il 23 novembre 2010 dalla Prefettura di Roma è stata emessa un’interdittiva antimafia verso la nuova Safab Spa controllata al 100% dall’Mdc Srl dell’ex manager Michele De Capoa. Continua a leggere Un’altra interdittiva antimafia per la Safab Spa. Questa volta l’Anas si adegua

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La Ragnatela Safab sugli appalti pubblici

fonte: Antimafia Duemila

di Enzo Angelini – 7 dicembre 2010
“Non mi è mai capitata una cosa simile nella carriera di giudice”. Parole dell’ex magistrato Giovanni Losavio, 47 anni di carriera conclusi alla Corte di Cassazione, nonché ex presidente di Italia Nostra (autorevole Onlus che si occupa della difesa del patrimonio artistico e naturale del nostro Paese da oltre 50 anni. www.italianostra.org ndr.). La meraviglia riguarda l’ordinanza sospensione lavori e ripristino dei luoghi emessa dalla Soprintendenza ai Beni Architettonici del Lazio… …il 5 maggio scorso al Nucleo Tutela Patrimonio Culturale Carabinieri di Roma e stazione di Antrodoco, che riposa in qualche cassetto, mentre lo scempio prosegue a danni dell’Abbazia di SS.Quirico e Giulitta in quel di Micigliano (Ri) e delle Gole del Velino che, sulle carte della Regione Lazio risulta area super tutelata. Continua a leggere La Ragnatela Safab sugli appalti pubblici

Il Senatore, il Cavaliere e la Mafia

fonte: http://www.colarieti.it/archives/105#more-105

[…] Risulta in conclusione provato, come in precedenza già osservato, che egli (Marcello Dell’Utri, ndr) ha svolto, ricorrendo all’amico Gaetano Cinà ed alle sue “autorevoli” conoscenze e parentele, un’attività di “mediazione” quale canale di collegamento tra l’associazione mafiosa cosa nostra, in persona del suo più influente esponente dell’epoca Stefano Bontate, e Silvio Berlusconi, così apportando un consapevole rilevante contributo al rafforzamento del sodalizio criminoso al quale ha procurato una cospicua fonte di guadagno illecito rappresentata da una delle più affermate realtà imprenditoriali di quel periodo, divenuta nel volgere di pochi anni un vero e proprio impero finanziario ed economico. Va riaffermato che l’imputato non ha svolto solo un ruolo di collaborazione con l’imprenditore estorto al fine esclusivo di trovare soluzione ai suoi problemi, ma ha invece coscientemente mantenuto negli anni amichevoli rapporti con coloro che erano gli aguzzini del suo amico e datore di lavoro, incontrando e frequentando sia Gaetano Cinà che Vittorio Mangano, pranzando con loro ed a loro ricorrendo ogni qualvolta sorgevano problemi derivanti da attività criminali rispetto ai quali i suoi amici ed interlocutori avevano una sperimentata ed efficace capacità di intervento.  (…) Prosegui sul blog http://www.colarieti.it/archives/105#more-105