Cittadinanzattiva Rieti – Ass. Postribù _COMUNICATO STAMPA DEL 18.07.2011
L’Assemblea dei Sindaci vota la privatizzazione dell’acqua: anche a Rieti si è tornati all’epoca feudale con i cittadini sudditi dei politici “feudatari”
Ennesimo gravissimo affronto da parte degli amministratori pubblici della provincia di Rieti nei confronti dei cittadini che li hanno votati. Con la pesante responsabilità del Presidente della Provincia Melilli, in qualità di coordinatore dell’ATO3, e di tutti quei Sindaci o delegati, che oggi hanno votato (o si sono astenuti che fa lo stesso) lo Statuto della Società per azioni per la gestione del Servizio idrico integrato nella provincia di Rieti e negli 8 comuni della Sabina romana.
Infatti, mentre il primo aveva il dovere di non portare nemmeno in votazione un ordine del giorno completamente infondato giuridicamente e in contraddizione con quanto approvato dal Consiglio provinciale il 06 luglio 2010 e cioè che il Servizio idrico integrato debba essere privo di rilevanza economica, i Sindaci, avevano un doppio dovere morale di non tradire i propri cittadini che il 12 e 13 giugno hanno detto inequivocabilmente e consapevolmente che l’acqua è e deve restare un bene pubblico su cui non si può fare profitto. Su tutti basta ricordare la dichiarazione di voto per l’acqua pubblica dell’Assessore Boncompagni uscita a piena pagina sui giornali.
Ricordiamo che i Comuni dell’ATO3 Rieti dal 1996 stanno pagando 465.000 €/anno (Bilancio 2010 e 2011) per una struttura che non è stata messa in grado di svolgere il proprio ruolo nella tutela e valorizzazione delle risorse idriche, ma che per 15 anni ha prodotto il solito “boom” di consulenze strapagate con i soldi dei cittadini.
Dunque, di nuovo con la complicità di tutte le forze partitiche, si continuerà a far gravare sui cittadini i costi delle tante S.p.a. e S.r.l. (solo tra Provincia e Comune di Rieti se ne contano ormai più di venti!), buone solo per aumentare le tasse ai contribuenti e garantire qualche stipendio ai politici di professione.
Eppure un modo per uscire con dignità dalla seduta dell’Assemblea dei Sindaci odierna c’era.
I Comuni di Toffia e Pozzaglia si sono infatti distinti per una strenua difesa della volontà popolare e dunque della democrazia e della Costituzione, presentando un emendamento con oggetto: “Proposta di gestione pubblica del servizio idrico integrato (SII) nell’ATO3 di Rieti, attraverso l’affidamento ad un Consorzio (o rete di Consorzi), ente pubblico strumentale all’AATO3, ai sensi degli articoli 31 e 114 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267. Richiesta di concessione co-intestata (Provincia di Roma – Provincia di Rieti) delle sorgenti Peschiera-Le Capore.”
In sintesi il documento presentato partiva dal presupposto che soggetti privati quali S.p.a. o S.r.l., an che interamente a capitale pubblico, risultano incompatibili con processi di affidamento diretto del servizio idrico, in quanto rispondono necessariamente a logiche privatistiche e dunque sono volte al profitto mentre i Consorzi pubblici hanno l’obbligo del pareggio di bilancio.
Per fortuna che le assenze di molti Sindaci, più o meno volute, ci dimostrano che l’atto votato oggi è solo una forzatura politica che non porterà a nulla. Ci auguriamo perciò che anche gli amministratori presenti oggi guardino ad uno degli esempi più virtuosi in Italia, quello del Consorzio acquedotto Media Sabina che ha già espresso la volontà, tramite il consenso dei comuni soci e cioè dei rispettivi consigli comunali che sono espressione dei cittadini, di gestire senza scopo di lucro l’intero ciclo delle acque (www.consorziomediasabina.it).
Nel frattempo tutto fermo anche sul fronte delle concessioni Peschiera-Le Capore, della serie che vedremo ancora per molte elezioni a venire politici, reatini e romani, farsi la campagna elettorale con parole vuote e offensive della dignità dei cittadini, visto che poi uno dei maggiori sponsor di eventi e passarelle varie è proprio ACEA S.p.a.
Ma ora con il referendum del 12 e 13 luglio la storia dei beni comuni è cambiata positivamente e, in qualità di associazioni e cittadini che hanno lavorato per mesi nel comitato promotore referendario, sentiamo il dovere di custodire e far fruttare quel voto di democrazia. Pertanto invitiamo tutti all’Assemblea pubblica convocata con urgenza per il 20 luglio alle ore 16,00 presso la Casa del Volontariato in Piazza Mercatanti 5, Rieti, con lo scopo di organizzare una mobilitazione permanente per ricoprire di bandiere per l’acqua pubblica gli amministratori irrispettosi del volere popolare.
Per contatti ed info: post.tribu@gmail.com