di Fulvio Vassallo Paleologo, Università di Palermo
Il 24 agosto 2011, alle ore 21 circa, si è verificato l’ennesimo “sbarco” di migranti presso il Molo Favarolo di Lampedusa. Si trattava di un gruppo di 57 migranti magrebini di sesso maschile e di giovane e giovanissima età, tra i quali anche minori non accompagnati, tutti in apparenti buone condizioni di salute. Al momento dello sbarco erano presenti sul molo gli operatori di tutte le ONG e gli agenti istituzionali allertati in tutte queste occasioni. In particolare erano presenti rappresentanti dell’ INMP (Istituto nazionale per la salute , i migranti e la poverta’), dell’ ASP di Palermo , della Croce Rossa Italiana , di Medici Senza Frontiere.
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Eritrei respinti. Il video che accusa Maroni
Dal sito del Manifesto
In questo video — inviato al manifesto dalla comunità eritrea di Tripoli — ci sono le prove: si vede un’operazione di salvataggio in mare condotta da una nave della nostra marina militare.
L’operazione è avvenuta il 1° luglio 2009. La barca, con 82 persone a bordo, era a 30 miglia da Lampedusa. Una volta caricati sulla nave, i migranti sono stati ricondotti in Libia con l’inganno: è stato detto loro che stavano dirigendosi in Italia. Undici degli 82 sono oggi detenuti a Braq.
L’operazione è avvenuta il 1° luglio 2009. La barca, con 82 persone a bordo, era a 30 miglia da Lampedusa. Una volta caricati sulla nave, i migranti sono stati ricondotti in Libia con l’inganno: è stato detto loro che stavano dirigendosi in Italia. Undici degli 82 sono oggi detenuti a Braq.