SIAMO TUTTI SULLA GRU !

DECINE DI IMMIGRATI, RAPPRESENTANTI DI  ASSOCIAZIONI, SINDACATI  (presente la CGIL Rieti con il suo Segretario provinciale Tonino Pietrantoni) E  PARTITI  HANNO PARTECIPATO AL PRESIDIO  SIT-IN VENERDI 19 SCORSO PER RIVENDICARE IL DIRITTO AL RICONOSCIMENTO DEL REGOLARE PERMESSO DI SOGGIORNO PER I LAVORATORI IMMIGRATI OGGI COSTRETTI A LAVORARE IN NERO NONOSTANTE SIANO DA ANNI  IN ITALIA .

La Manifestazione, concomitante ad altre decine svoltesi in almeno 50 grandi città in Italia, ha voluto dimostrare concretamente la propria solidarietà agli immigrati di Brescia che, per 16 lunghi  giorni, hanno sfidato il freddo, la fame e l’isolamento sopra una gru per  riaffermare con dignità il diritto al permesso di soggiorno per gli immigrati che lavorano in Italia, loro malgrado, senza formale riconoscimento. Durante la manifestazione é stato consegnato al Prefetto il testo dell’appello indirizzato al Governo Italiano per una nuova sanatoria che riconosca i diritti dei lavoratori immigrati.

Ogni giorno, infatti, centinaia di migliaia di immigrati (almeno 12.000 nella nostra Provincia) vanno a lavorare nelle nostre  fabbriche, assistono e curano i nostri anziani, guardano i nostri bambini, governano gli allevamenti animali. Senza di loro morirebbe la nostra agricoltura, destinato al fallimento il commercio.

E’ ben noto a tutti, per primo al Governo italiano, come il riconoscimento del permesso di soggiorno per questi cittadini immigrati costituirebbe la premessa per l’emersione dal lavoro nero e dallo sfruttamento selvaggio di esseri umani, che nessuna altra colpa hanno se non provenire da nazioni più povere della nostra. Ma, forse, non a caso si tollera che centinaia di migliaia di persone restino nell’ombra dello sfruttamento e sotto la minaccia dell’espulsione.

E’ un dovere di tutti, ed un loro diritto interrompere una vita impossibile, fatta spesso di ricatti, paure e sofferenze. Persone che da anni non possono ritornare nel loro paese, neppure per vedere i propri figli e la propria moglie, o i propri genitori ammalati o morenti, pena l’arresto alla frontiera. Per contro, agli “invisibili” dell’umanità spetta l’onere del lavoro più duro e sottopagato.

Tutto questo va contro i principi del rispetto dei diritti dell’uomo sanciti dalle norme  internazionali e dalla nostra stessa Carta Costituzionale, ma anche contro il semplice buon senso ed interesse economico della nazione. Con lo “strabismo razzista” che spesso contraddistingue le società neocolonialiste, mentre favoriamo ogni giorno il flusso continuo di ogni sorta di merce dai Paesi in via di sviluppo, ricchi delle vitali materie prime per la nostra economia, frapponiamo ogni ostacolo agli esseri umani che, in un mondo di abissali diseguaglianze, tentano con fatica di sopravvivere, costretti ad abbandonare il loro paese e d i propri cari.

Per questo,  nel chiedere l’immediata abolizione della legge Bossi/Fini e delle nuove norme in materia di immigrazione limitative dei diritti degli immigrati,  rivendichiamo l’urgenza di una nuova sanatoria per il riconoscimento dei diritti sociali degli immigrati presenti nel nostro Paese e nuove relazioni internazionali che consentano agli immigrati una vita dignitosa nel loro Paese, come nel nostro.

COMITATO IMMIGRATI E RIFUGIATI RIETI
CITTADINANZATTIVA
ASSOCIAZIONE GERMOGLI DI TOFFIA
ASSOCIAZIONE POSTRIBU’
Sinistra e Libertà Rieti
Federazione della Sinistra Rieti
Sabina Radicale
Gruppo EveryOne
Generazione Italia Milano, Sezione Diritti Umani
Gruppo Watching The Sky
Ass. Anne’s Door
Ass. La Ruota Rossa

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