Disabili, una vita dopo la famiglia.

L’associazione dei genitori: “I nostri ragazzi possono essere una risorsa per la società”. Nasce “Luna blu”: obiettivo creare un futuro ai propri figli.

La legge 180, voluta da Franco Basaglia, è una delle tante leggi che non hanno mai ricevuto la copertura finanziaria necessaria per essere attuate. Se le cose non hanno funzionato dopo la chiusura dei manicomi (a Rieti l’ultimo paziente è stato dimesso nel 2000), la colpa non è della legge, ma della sua mancata applicazione. Da trenta anni le Asl e le famiglie, spesso lasciate sole con i loro problemi e non certo per cattiva volontà, chiedono strutture adeguate, personale, centri di recupero, case famiglia. Negli ultimi anni le famiglie hanno reagito e si sono organizzate incontrandosi, creando gruppi di auto mutuo aiuto e associazioni, in collaborazione anche con il Dipartimento di salute mentale. Yes we can. La nuova associazione “Luna Blu” è nata con l’intento di sostenere le famiglie di persone con problematiche di vario tipo: disturbi psichici, motori, problemi di integrazione socio lavorativa, sindrome di Down, ed è composta da genitori di persone affette da disturbi di varia natura, che vogliono creare ai loro figli non soltanto un futuro, ma aprire nuovi orizzonti, nuove amicizie, svolgendo anche attività ludica. “I nostri figli non devono essere schiacciati e considerati un ripiego, ma possono costituire nuove energie in seno alla società – spiega la presidente Donatella Rosati – siamo una realtà nel territorio e abbiamo bisogno della solidarietà e del sostegno di tutti, primo fra tutti delle istituzioni. Contattaci, chiamaci, conoscici, cercaci al numero 3288747179 (Donatella), 3475487012 (Federico), 0746488131 (Mauro, Claudio e Monica), e-mail lunabluonlus@libero.it. Cammineremo insieme e porteremo una ventata di aria fresca, per essere blu in un cielo blu”. Luna blu sta perfezionando la collaborazione con un’azienda agricola di Greccio per svolgere varie attività: coltivazione, serre, laboratori di cucina e di formazione professionale. “Vogliamo che i nostri ragazzi imparino a volare e abbiamo bisogno dell’aiuto della Provincia e del Comune per realizzare due importanti obiettivi – conclude Donatella – una rassegna cinematografica mensile con dibattito, insieme al dottor Roberti al cinema Moderno, e due locali per laboratori professionali e vendita dei prodotti”
Fonte:  Il Corriere di Rieti

Cronaca3

Pubblicità