Comunicato Stampa congiunto Cittadinanzattiva RI, Postribù, Comitato Rifugiati RI
Rieti 20 giugno 2016
ANCHE A RIETI RIFUGIATI SENZA DIRITTI
Dal 2007 in poi sono arrivati a Rieti e provincia ca. 2.000 rifugiati. Per i numerosi “progetti” sono stati distribuiti alle varie cooperative ed associazioni oltre 20 milioni di euro. Una delle poche “economie in crescita” in una Provincia in grave crisi economica. Ma, a risultato definitivo, ben pochi rifugiati possono dire di aver potuto proseguire in una vita dignitosa in autonomia.
In mano ad uno Stato che non pensa ai più poveri dei suoi cittadini, ancora oggi, la maggior parte di loro vive in miseria, senza casa e senza sostegni sociali, e molti sono costretti a chiedere l’elemosina davanti ai supermercati.
Eppure, sin dal 1948, l’O.N.U. stabilisce criteri di protezione per i Rifugiati alla stessa stregua dei cittadini dei singoli Paesi accoglienti. Mentre specifica, per ogni cittadino, il “…diritto a casa, cibo, vestiario, assistenza sociale e cure mediche, …”
E’ evidente a tutti come lo Stato italiano, che incassa ogni anno dalle tasse della popolazione 800 miliardi di euro e ne dedica neppure 2 alle persone in difficoltà, non garantisce affatto i cittadini in difficoltà, che siano italiani o Rifugiati. Ma l’assurdo è che la stragrande maggioranza dei Rifugiati provengono da aree della Terra a maggior sfruttamento delle risorse naturali da parte delle Nazioni più ricche del mondo (Stati Uniti, Europa, Russia, Cina, …), causa prima di guerre e sfruttamento e che stanno generando almeno 65 milioni di profughi.
Non possiamo assistere indifferenti a questo assurdo scempio, che mette in discussione diritti umani, la pace tra i popoli e lo stesso futuro l’Umanità.
In Italia ed a Rieti, Cooperative ed Associazioni, alle quali sono stati affidati i richiedenti asilo, hanno avuto spesso intenti speculativi, ed in ogni caso si sono rivelate incapaci di emancipare dal bisogno queste persone.
Lo stesso Comune di Rieti, ad esempio, nel corso di tutti questi anni, ha pressoché rinunziato in toto al suo ruolo di presa in carico dopo il formale riconoscimento di status di rifugiato, nascondendosi dietro l’alibi della carenza di finanziamenti, lasciando allo sbando le centinaia di Rifugiati usciti dai progetti e permettendo, senza intervenire, persino che questi fossero sistematicamente sfrattati dagli alloggi dove erano provvisoriamente ospitati, senza dare loro alcuna vera alternativa. Sfratti che si sono verificati di recente contro una ventina di Rifugiati in una casa di via Salaria per Roma e che si ripeteranno tra qualche giorno a danno dei 12 Rifugiati dal Nord Africa di Vazia.
Se sino ad oggi tutto questo è stato possibile in un sistema oggettivamente “opaco” ed irresponsabile, dove la valutazione della qualità dei programmi è stata sostanzialmente affidata alle stesse Cooperative ed Associazioni erogatrici dei Servizi di accoglienza, chiediamo, come Associazioni di cittadini e come Comitato Rifugiati di Rieti, di poter entrare nel merito della verifica dello stato di affidamento dei Rifugiati a Cooperative, Associazioni ed Agenzie varie, e di poter valutare i vari progetti in relazione ad indicatori di efficacia, qualità ed efficienza, in modo da qualificare una reale presa in carico rispetto ai diritti dei Richiedenti Asilo e dei Rifugiati.
Per il COMITATO RIFUGIATI RIETI: Bovarrin Ewolokoum (cell. 351.0636459 mail : nocknock517@yahoo.it)
Per CITTADINANZATTIVA Rieti: Coordinatore Provinciale Renato Desideri (cittadinanzattiva.rieti@gmail.com cell. 328.3786093)
Per POSTRIBU’ Rieti: Giorgia Brugnerotto (post.tribu@gmail.com – 348.764 13 66)