COMUNE DI RIETI, RICETTA PER AGGRAVARE LA CRISI E LA SALUTE DEI CITTADINI: RIFIUTI PER STRADA, TASSE SEMPRE PIU’ ALTE E TANTE BUGIE

COMUNICATO STAMPA

COMUNE DI RIETI, RICETTA PER AGGRAVARE LA CRISI E LA SALUTE DEI CITTADINI: RIFIUTI PER STRADA, TASSE SEMPRE PIU’ ALTE E TANTE BUGIE

Sicuramente pagare un 40% in più di TARSU (tassa sui rifiuti) è un fatto oggettivo che non deve aver provocato molto piacere ai cittadini di Rieti, soprattutto ai tanti che gettano la spazzatura (quella indifferenziata non riciclabile è l’unica degna di questo nome) una sola volta a settimana perché differenziano quasi tutto avviandolo al riciclaggio, lottando persino contro ASM che, non garantendo turni di raccolta sufficienti, lascia traboccare i rifiuti dai cassonetti.
Dunque fanno solo molta rabbia le tante bugie che l’Assessore Boncompagni dice da quando è in carica, anche in versione gigantografia, veste che si addice meglio alle campagne elettorali pagate con i soldi pubblici.

E’ passato un anno dal convegno “Rieti Rifiuta, verso una provincia a Rifiuti Zero” promosso dal Coordinamento provinciale Rifiuti Zero – preceduto e seguito da tante iniziative di sensibilizzazione da parte delle associazioni coinvolte – durente il quale si è data la possibilità agli amministratori locali di confrontarsi con esperti nazionali ed internazionali e con i cittadini sul tema rifiuti. Oramai tutti hanno capito che il sistema a cassonetto non funziona e che invece quello “porta a porta” garantisce sia una riduzione dei rifiuti alla fonte, sia una percentuale minima del 65% di materiali riciclabili.
Questi dati, se consideriamo la spesa annua comunale per lo smaltimento in discarica, fanno emergere un risparmio di quasi 2 milioni di euro all’anno. Magari non ci ripaghi subito tutti gli investimenti iniziali, da sommare alle spese del personale (che significa tante nuove assunzioni), ma certamente dal secondo anno in poi il guadagno sarebbe tale da veder scendere il canone per i cittadini.

Questo è ciò che avviene in tutti i comuni che, anche nella nostra provincia, hanno intrapreso questa strada senza indugi. Il fatto è che, mentre in questi comuni virtuosi il servizio di igiene urbana si fa in economia o attraverso gare pubbliche trasparenti (anche senza finanziamenti regionali o provinciali), a Rieti l’Amministrazione comunale dà per scontato che il servizio di igiene urbana debba essere affidato, senza soluzione di continuità, direttamente ad una società per azioni come Asm Rieti spa senza una procedura di appalto e dunque in violazione della legge.
Ne più né meno di ciò che da anni fa anche AMA Servizi con tante altre amministrazioni della Sabina alla faccia del libero mercato tanto acclamato da tutti.

Avete promesso che la raccolta domiciliare dei rifiuti sarebbe partita a marzo 2009, poi è slittata ad ottobre (e possiamo anche capire l’estate) e poi a fine anno, adesso basta. La tanto conclamata informazione alla popolazione non c’è stata perché non c’è pianificazione alcuna, né tanto meno un coinvolgimento serio delle associazioni che, in più incontri, hanno proposto all’Assessore Boncompagni una collaborazione al Piano di informazione e comunicazione perché ci sembrava esagerato pagare 240.000 € una consulenza esterna.

Il fatto è che non c’è alcun controllo da parte del Comune, socio di maggioranza di ASM. La subordinazione ai privati è totale!

Nonostante tutto, noi continueremo ad intasare i pochi cassonetti (con pochi svuotamenti) della differenziata. Siamo tanti cittadini che credono semplicemente e umilmente di potervi dimostrare quanto non meritiate di rappresentare la nostra città. La verità è che siete un’amministrazione incivile, in mezzo a tante uguali o peggio non importa. Siete indietro anni luce rispetto a più di mille comuni d’Italia, dal nostro sentire, dalla possibilità di dare una speranza di vita migliore alla nostra terra, ormai destinata ad accogliere soltanto grandi impianti industriali altamente inquinanti che, per una manciata di posti di lavoro precari, faranno impennare le patologie cancerogene e cardiovascolari.

A costruire inceneritori di rifiuti, turbogas e finti impianti per rinnovabili saranno proprio coloro che hanno prodotto la crisi speculando sulle nostre vite; saranno anche alcuni imprenditori reatini (evviva il campanilismo) che non avranno difficoltà a trovare compiacenze politiche trasversali.

Per fare la raccolta differenziata basta raccogliere separatamente gli scarti di cibo e le bucce della frutta, il cosiddetto «umido» (30%), la carta (28%), la plastica (16%), il vetro (8%) e siamo già all’82%, restano ancora il legno e gli stracci (4%) e i metalli (4%) che portano la percentuale di riutilizzabile al 90%. Il restante 10% può essere stabilizzato e smaltito senza problemi.

Cittadinanzattiva Rieti

Legambiente Centro Italia

Ass. PosTribù

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