Per un’Europa dell’acqua pubblica e dei beni comuni
Per la ripubblicizzazione dell’acqua in tutti gli Enti Locali
Ben pochi sono i segnali di una vera inversione di rotta sulle politiche liberiste degli ultimi vent’anni, vera causa della crisi globale che ha investito il pianeta.
Da tempo, nei territori e a livello nazionale, il Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua contrasta le politiche di privatizzazione, costruisce percorsi per la ripubblicizzazione dell’acqua e la riappropriazione sociale dei beni comuni, esige e prova a praticare forme di partecipazione democratica dal basso, inclusiva e plurale.
Da tempo il Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua chiede che la propria proposta di legge d’iniziativa popolare, sottoscritta da più di 400.000 firme, venga discussa e approvata dal Parlamento italiano.
Il quale, al contrario, persegue ulteriori politiche di privatizzazione dei beni comuni, che, con l’Art. 23 bis della Legge n. 133/08, vorrebbe rendere irreversibili.
Nel frattempo, diverse decine di lotte territoriali proseguono la loro resistenza alle privatizzazioni e la loro mobilitazione per la ripubblicizzazione dell’acqua e la difesa dei beni comuni.
Il popolo dell’acqua esiste ed ogni giorno si allarga a nuove esperienze di mobilitazione e di conflittualità sociale.
La dimensione europea è un contesto fondamentale per il contrasto delle politiche liberiste, per la riaffermazione dei diritti sociali e per la riappropriazione dell’acqua e dei beni comuni.
Dopo la nascita della Rete Europea per l’Acqua Pubblica al Forum Sociale Europeo di Malmoe del settembre 2008, dopo la riuscita contestazione del Forum Mondiale dell’Acqua (organismo gestito dalle multinazionali) del marzo scorso ad Istanbul, chiediamo un’Europa dell’acqua pubblica, dei beni comuni e dei diritti sociali, da rendere non negoziabili e da sottrarre alle leggi del mercato. A maggior ragione ora vista la recente approvazione da parte del Parlamento Europeo di una risoluzione in cui si torna a sostenere la natura economica del bene acqua, un passo indietro rispetto alla risoluzione approvata nel 2006.
La dimensione locale è un luogo fondamentale per la riappropriazione sociale dell’acqua, per la ripubblicizzazione del servizio idrico integrato, per la gestione partecipativa dei beni comuni.
Dalle decine di esperienze di mobilitazione in corso nei diversi territori, chiediamo enti locali che dichiarino l’acqua come bene comune, il servizio idrico integrato “privo di rilevanza economica” e mettano in campo le premesse per la ripubblcizzazione dell’acqua e la partecipazione alla gestione dei cittadini e dei lavoratori.
Sulla base di queste esperienze e per realizzare questi obiettivi, è stata lanciata per il 25 – 31 maggio 2009 una settimana di mobilitazione per l’acqua pubblica in tutto il paese, così come successivamente sono state organizzate numerose manifestazioni locali , una manifestazione nazionale il 20 marzo 2010 (in occasione della giornata mondiale dell’acqua del 22 marzo 2010).
Molti enti territoriali (comuni, provincie, regioni) si sono sottratti alla privatizzazione dell’acqua dichiarandola un bene privo di rilevanza economica, o muovendosi verso la ripubblicizzazione della gestione idrica.
Il Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua insieme a numerose realtà sociali e culturali promuove tre referendum abrogativi delle norme che hanno privatizzato l’acqua per rendere possibile qui ed ora la gestione pubblica di questo bene comune.
Quesito referendario n. 1: “volete voi che sia abrogato l’art.23 bis L. 133/08 così come modificato dall’art. 15 L. 166/09. Leggi tutto
Quesito referendario n. 2: “volete voi che sia abrogato l’art. 150 del D.lgs 152/06 (c.d. Decreto Ambientale). Leggi tutto
Quesito referendario n. 3: “volete voi che sia abrogato l’art. 154 del D.lgs 152/06 (c.d. Decreto Ambientale). Leggi tutto
Perché indietro non si torna.
E il futuro sta nella riappropriazione dell’acqua e dei beni comuni.
E nella partecipazione di ciascuno.